CURCUMA FITOSOMIALE BCM95®
CURCUMA BCM95®
FACCIAMO CHIAREZZA UNA VOLTA PER TUTTE! PARLIAMO DI CURCUMA
La curcuma (Curcuma longa) è una pianta che appartiene alla famiglia delle Zingiberaceae. Si utilizza in cucina, come colorante alimentare, integratore alimentare o come fiore ornamentale.
Vanta svariate proprietà terapeutiche riconosciute da oltre 600 studi medici che l’hanno portata ad avere la fama odierna di spezia del momento.
Le molecole che effettivamente svolgono proprietà terapeutiche funzionali sono i curcuminoidi. La curcuma contiene mediamente il 3% di curcuminoidi; di questi, l’80% è rappresentato dalla curcumina, il 18% dalla demetossicurcumina e il 2% dalla bis-demetossicurcumina.
Quindi 1gr di curcuma non è la stessa cosa di 1gr di curcumina (principio attivo), osserviamo bene le etichette!!!
Anche gli oli essenziali hanno valore terapeutico, in particolar modo il Ar-turmerone, contenuto nella quota del 1%. Ar-turmerone è un composto bioattivo che promuove la proliferazione e la differenziazione delle cellule staminali del cervello (7). Altra cosa da considerare è la biodisponibilità, ossia la capacità di assorbimento intestinale e l’effettivo utilizzo-beneficio cellulare (ossia la capacità della cellula di usufruirne).
La curcuma non essendo solubile in acqua ha una scarsa biodisponibilità, praticamente nulla, la si deve combinare ad un grasso per aumentarne l’assorbimento, cosa che comunque risulta poco efficace perché emulsionandosi meglio in cottura ne degradiamo oltre l’85% dei principi attivi.
La piperina, principio attivo del pepe nero, aumenta di molto la biodisponibilità della curcuma, di contro però può causare irritazione gastrica, pirosi, gastrite, emorroidi ed ipertensione. Si deve considerare poi che, se la curcuma non è legata ad un grasso, anche se biodisponibile, non riuscirà ad essere utilizzata al meglio dall’organismo.
I preparati a freddo con latte, grassi, pepe ecc., fatti in casa, sono metodi interessanti ma ancora poco efficaci dal punto di vista della biodisponibilità e utilizzo cellulare (della serie meglio di niente).
La miglior soluzione arriva dai composti fitosomiali o liposomiali (legati ad un grasso o fosfolipide) che permettono un elevatissima biodisponibilità e assorbimento cellulare.
Primo fra tutti la Curcuma Fitosomiale BCM95® che contiene il 95% di curcuminoidi legati al Ar-turmerone, la miglior soluzione possibile.
Curcuma Fitosomiale BCM95®
Efficacia, elevata tollerabilità documentata, BCM-95® rappresenta l’elemento per eccellenza nel trattamento degli stati infiammatori (2,3) come disturbi gastrointestinali ed osteoarticolari. Inoltre, numerosi dati sperimentali supportano l’efficacia di BCM-95® nel contrastare disordini depressivi (4,5) e cardiovascolari (6).
BCM-95® è un ingrediente caratterizzato da un elevato profilo di efficacia e di qualità, non è irraggiato e non contiene sostanze nocive (eccipienti, additivi chimici, carriers tipo piperina o altri).
E’ un estratto di Curcuma longa ad elevata biodisponibilità, standardizzato al 95% in curcuminoidi (curcumina) ed oli essenziali (Ar-turmerone) naturalmente presenti nel rizoma della pianta. Questa particolare combinazione aumenta la biodisponibilità dei componenti attivi senza dover ricorrere ad additivi sintetici ottimizzandone, così, l’efficacia già a basso dosaggio.
Questo ingrediente è circa 7-9 volte più biodisponibile rispetto alla curcumina comune (1); concentrazioni significative persistono nel sangue fino ad 8 ore dalla somministrazione orale.
L’efficacia terapeutica è clinicamente supportata da numerosi studi clinici condotti in tutto il mondo.
Benefici
- Antiossidante
- Azione digestiva
- Sostegno epatico e articolare
- Contrasto dei disturbi del ciclo mestruale
BIODAR® contiene Curcuma BCM 95® ad alto dosaggio in sinergia con altre 4 sostanze: Boswellia AKBA, Bromelina e Spirea Ulmaria.
Questo mix sinergico di sostanze conferisce un’altissima biodisponibilità ed efficacia del prodotto a livello antinfiammatorio, antiossidante e decongestionante.
Un prodotto unico al MONDO, di sicura efficacia comprovata da centinaia di studi scientifici e testimonianze dirette.
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Bibliografia:
1. Antony B, et al. Ind J Pharma Sci. 2008. 70(4):445-449;
2. Kizhakkedath R. Mol Med Rep. 2013. 8(5):1542-8;
3. Chandran B & Goel A. Phytother Res. 2012. 26: 1719-1725;
4. Lopresti AL, et al. European Neuropsychopharmacology. 2015. 25:38-50;
5. Sanmukhani J, et al. Phytother Res. 2014. 28(4):579-85;
6. Baum L, et al. Pharmacol Res. 2007. 56(6):509-14.
7. Istituto di Neuroscienze e Medicina – Jülich, Germania: articolo pubblicato in Stem Cell Research & Therapy