FITOFARMACI, FERTILIZZANTI E DISERBANTI LA CHIMICA SULLE NOSTRE TAVOLE
Frutta e verdura oggi devono essere scelte con estrema cura per diversi motivi legati allo stile di vita, alle esigenze del mio corpo, al regime alimentare che sto seguendo ma soprattutto allo scopo di ottenere una salute di livello superiore. Il consumo mondiale di frutta e verdura è estremamente elevato senza considerare che oltre il 50% degli alimenti vengono buttati per scadenza, mancato utilizzo o semplice sovraproduzione.
Ma il grosso problema è un altro, la richiesta ossessiva di prodotti esteticamente sempre più belli, grandi e privi di imperfezioni, tutto il tempo dell’anno! Questo desiderio innaturale costringe all’utilizzo sempre più importante della chimica durante tutto il processo produttivo. Proviamo ad esempio a pensare alle mele che ricevono circa 30 trattamenti con fitofarmaci per ciclo produttivo, alle fragole che sono in cima alla lista per contenuto di pesticidi oppure agli spinaci o all’insalata che assorbono dal terreno grandissimi quantitativi di fitoestrogeni e fertilizzanti di sintesi per crescere velocemente.
UNA GIUSTA SCELTA
Seguire il ritmo naturale ci aiuta sempre, in termini di salute ma anche più banalmente di costi.
Scegliere frutta fresca rispettandone la stagionalità, è molto importante per garantirci un’ottima qualità del prodotto ad un giusto costo. Frutta e verdura da coltivazione biologica, a km zero o meglio ancora autoprodotta ci aiutano ad avere prodotti “puliti”, più saporiti e che meglio si sposano con le esigenze fisiologiche del nostro intestino. Impariamo a cogliere ciò che la natura ci da.
Secondo EWG’s 2019 (Shopper’s Guide to Pesticides in Produce) ecco la lista con la maggiore e minore presenza di pesticidi:
DIRTY DOZEN
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CLEAN FIFTEEN
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