La Farina Bianca
Uno dei più grandi problemi che affligge l’alimentazione oggi è la massiva presenza di zuccheri, spesso creati artificialmente dall’industria, in ciò che mangiamo. Purtroppo non sempre sappiamo come difenderci e cosa evitare durante la giornata.
COSA VIENE NASCOSTO NEL CIBO DI OGGI?
L’industria alimentare necessita di vendere un numero sempre maggiore di prodotti che però, a causa delle lavorazioni, risultano spesso insipidi e di poco gusto. La soluzione arriva dalla chimica attraverso l’uso di esaltatori di sapidità, edulcoranti e zuccheri di sintesi o additivi vari. La società attuale chiede prodotti di facile utilizzo, pronti e che richiedono poco impegno per essere consumati. Di nuovo queste esigenze rendono indispensabile l’utilizzo di conservanti, coloranti e lavorazioni atte a preservare per lungo tempo il prodotto sullo scaffale.
Le farine oggi disponibili nella grande distribuzione, in particolare modo quelle derivate dal frumento, partono da una materia prima con tempi di stoccaggio e distribuzione estremamente lunghi, questo per poter garantire una continuità distributiva. Il prodotto poi, viene sottoposto ad una lavorazione complessa che lo impoverisce delle fibre, del germe e di molti micronutrienti fondamentali. Una farina così lavorata garantisce un risultato esteticamente gradevole e una facile resa in cottura per un risultato ottimale. Le farine così ottenute sono composte essenzialmente da soli amidi, composti zuccherini, che stimolano rapidamente la glicemia nel sangue predisponendo l’organismo a patologie metaboliche quali diabete, ipertensione e obesità.
Tutti i prodotti preparati con queste farine sono estremamente ricchi di zuccheri, poveri di fibre e sbilanciati. Dovremmo porre molta attenzione ai cibi ricchi di zuccheri o amidi anche perché creano una vera e propria dipendenza al consumo esattamente come gli alcolici o gli stupefacenti.
Il glutine, presente in tutti i cereali, è un ammasso proteico estremamente colloso che dona ai cibi fragranza e volume. Viene oggi ampiamente utilizzato dall’industria per la produzione di addensanti, conservanti e come collante. La presenza di glutine è un altro fattore di rischio, come evidenziato da molte ricerche scientifiche negli ultimi anni, che causa irritazione e infiammazione alle pareti intestinali. L’infiammazione intestinale è collegata a molte patologie anche di carattere autoimmune.
ALCUNE VALIDE ALTERNATIVE
Fortunatamente la natura ci mette a disposizione valide alternative con cui creare delle farine per gli usi di tutti i giorni, dall’impanatura, alla pasta, dal pane alla pizza. Queste farine venivano già utilizzate dai nostri nonni ed erano conosciute anche in tempi molto più antichi. Non si tratta sempre di veri e propri cereali, ma di semi considerati pseudo cereali o particolari legumi. Oggi si stanno rivalutando sempre più viste le loro straordinarie qualità nutrizionali.
Ad esempio:
– IL GRANO SARACENO: Questo seme proveniente dal Nord Europa e dall’Asia, non appartiene alla famiglia delle Graminacee e quindi non è considerato un cereale ma uno pseudo cereale. Questo alimento si presta molto bene ai più svariati utilizzi, sia intero che macinato. Non presenta glutine, ha un indice glicemico molto più basso rispetto alle comuni farine di tipo 00 ed è molto ricco di micro nutrienti quali Magnesio, Potassio, anti ossidanti e fibre. È adatto per la preparazione di polente o creme o consumato intero come valida alternativa al riso.
– LA QUINOA: è lo pseudo cereale per eccellenza. Non appartiene alla famiglia delle Graminacee, non contiene glutine ed è molto ricco di aminoacidi essenziali. Inoltre è ricca di zinco e il suo contenuto vitaminico è ottimo. Può essere utilizzata intera o macinata per la preparazione di pane e focacce o come valida alternativa al cous cous.
– L’AMARANTO: è sempre uno pseudo cereale proveniente dal Centro America, non contiene naturalmente glutine e può essere consumato come un semplice cereale, intero o macinato. Viene utilizzato spesso per la preparazione di insalate, polpette e sformati o anche biscotti. È molto ricco di nutrienti quali Calcio, Ferro, Vitamina B6 e Magnesio.
– LA FARINA DI CECI: Questa farina non è derivata da un seme bensì da un legume ed è tra le più utilizzate. Estremamente ricca di fibre ma soprattutto di proteine (22%) e micronutrienti, tra cui Vitamina A, Calcio, Ferro e Magnesio. Viene utilizzata principalmente per la produzione della tipica farinata di ceci, dell’Hummus e della Panissa.